Alle 23.15 dell’Europa Centrale, corrispondente circa alla mezzanotte del meridiano su cui si trova il dirigibile, viene presa l’altezza del sole che splende esattamente a nord dell’aeronave. La latitudine è 88°30’. Manca 1°70’ di latitudine per arrivare al Polo: circa due ore di volo a questa andatura. Nubi si addensano, sia pure in mancanza di vento, sopra il dirigibile. La nebbia sotto il NORGE, però, inizia a diradarsi. Alle 23.30 si torna in vista della banchisa.
Il paesaggio aveva assunto all’improvviso un aspetto triste e solenne. Niente di meglio del sole per vivificare anche le cose inanimate: ma ora si era nascosto dietro le nuvole alte, e la sua assenza faceva sentire maggiormente la desolazione del pack. Sull’immenso piano ghiacciato fiocchi di nebbia radi vi producevano macchie grigie. Tutto l’ambiente aveva assunto una tonalità di color grigio perla”
UMBERTO NOBILE, IN VOLO ALLA CONQUISTA DEL SEGRETO POLARE. DA ROMA A TELLER ATTRAVERSO IL POLO NORD, A. MONDADORI, 1928 MILANO, P.251
