A un mese dalla partenza…
Il 10 aprile di 95 anni fa il dirigibile NORGE partiva da Roma alla volta del Polo Nord, con l’obiettivo di effettuare il primo sorvolo delle regioni artiche. Il progetto Shadow Of Norge vuole celebrare questo storico momento attraverso una serie di iniziative ed eventi che cercheranno di raccontare e ripercorrere virtualmente il viaggio.
Cosa celebriamo
Il 12 maggio 1926 il dirigibile NORGE, costruito in Italia e battente bandiera norvegese, sorvolò il Polo Nord collegando per la prima volta l’Europa e l’America attraverso una rotta transpolare artica anche attraverso regioni inesplorate. La spedizione, denominata ufficialmente “Amundsen-Ellsworth-Nobile Transpolar Flight” era partita da Roma il 10 aprile e si concluse sulla spiaggia di Teller, in Alaska, il 14 maggio.
Il viaggio, a tappe, era stato di per sé un primato per un’aeronave della categoria del NORGE; era stata attraversata gran parte dell’Europa, con scali nel Regno Unito, in Norvegia, in Unione Sovietica; in quest’ultimo paese, il NORGE si era fermato a lungo, per preparare il seguito del viaggio, e si era instaurata una collaborazione tecnico-scientifica fra i trasvolatori e varie locali istituzioni di ricerca.
Il capo spedizione del NORGE era l’esploratore norvegese Roald Amundsen (1872-1928), detentore di molti record mondiali di esplorazione polare e primo uomo ad aver raggiunto il Polo Sud il 14 dicembre 1911. A lui si doveva l’organizzazione istituzionale e il piano concettuale del viaggio. Il NORGE, denominato tecnicamente N1, era stato costruito e fu condotto – sia dal punto di vista operativo che logistico – sotto la direzione dell’ingegnere italiano Umberto Nobile (1885-1978). La spedizione era stata resa possibile grazie al cruciale supporto finanziario dell’imprenditore statunitense Lincoln Ellsworth (1880-1951), che fu a bordo del dirigibile nel ruolo di assistente navigatore.
Le iniziative
Il progetto Shadow of Norge prevede la creazione di una App in realtà aumentata che permetterà di vedere il dirigibile nei luoghi del suo viaggio, una ricostruzione storica degli eventi “in tempo reale” che sarà consultabile sul sito web e tramite i social Network del progetto e infine un ciclo di Webinar per la discussione culturale.